Preparatore atletico professionista

OM: “La Provence” intervista Paolo Rongoni, Responsabile della Performance

“L’Olympique Marsiglia è un grande club. Spero che insieme si possano fare grandi cose”: Paolo Rongoni, Responsabile della performance del team francese, ripercorre in un’intervista che ha concesso al quotidiano “La Provence” le principali tappe della sua carriera.

Il calcio è una costante nella vita del professionista, come racconta lui stesso: prima in campo come portiere (“da bambino fino all’università”) poi la decisione di specializzarsi nella preparazione atletica. “Quando mi sono iscritto all’Università di Urbino, ho dovuto scegliere se continuare a giocare o concentrarmi sullo studio. Siccome non sarei mai potuto arrivare in Ligue 1, ho pensato fosse meglio studiare e che questo mi avrebbe permesso di tornare al calcio in un modo diverso!” scherza Paolo Rongoni, doppia laurea (ISEF e Scienze e Tecniche dell’Attività Sportiva), un dottorato di ricerca in “Metodologia molecolari e morfo-funzionali applicate all’esercizio fisico”, svariati diplomi tra cui quello di preparatore atletico rilasciato dalla FIGC. E una carriera che spazia dall’Italia alla Francia passando per Svizzera e Turchia come preparatore di alcune delle squadre più prestigiose al mondo tra le quali Lugano, Roma, Le Mans, Lazio: con quest’ultima ha vinto anche la Coppa Italia nella stagione 2012-13, una “grande esperienza”.

Ora a beneficiare delle sue competenze è l’Olympique Marsiglia, dove è arrivato nel gennaio 2017 dopo essere stato contattato dall’allenatore Rudi Garcia, a cui lo lega un “rapporto di fiducia” che dura fin dai tempi del Le Mans. “Dopo aver vissuto a Marsiglia per sei mesi, posso dire che non mi sento un estraneo – spiega Paolo Rongoni – I marsigliesi sono come gli italiani: hanno un forte attaccamento alla maglia. Per voi il calcio è la cosa più importante, per me anche”. L’obiettivo è vincere il preliminare di Europa League e migliorarsi rispetto alla scorsa stagione: “La preparazione fisica completa il lavoro tecnico-tattico. Dobbiamo fare in modo che tutti i giocatori possano sostenere uno sforzo di 90 minuti, o anche più, ad alta intensità. Ma ognuno è diverso, quindi è importante individuare per ogni giocatore un training personalizzato, nel rispetto del suo corpo”.

Paolo Rongoni è già al lavoro: la preparazione di questi giorni servirà a produrre risultati a lungo termine, quindi a mettere le basi per l’intera stagione. “È un buon periodo. Sono felice che il club mi abbia dato l’opportunità di creare uno staff preparato – ha detto al termine dell’intervista – È necessario che i giocatori imparino a utilizzare le nuove attrezzature che abbiamo acquistato”. E in merito ha voluto congratularsi con loro: “Non l’ho mai fatto prima, ma ora è opportuno che lo faccia. Non pensavo che sarebbero stati capaci di rispondere così bene alle mie sollecitazioni” ha concluso con grande soddisfazione.